Errate convinzioni


Esistono almeno quattro livelli di conoscenza: trasmettere delle conoscenze, approfondire le conoscenze acquisite dagli alunni, stimolare la riflessione negl i a lunni , me t t e r e   i n     d i s c u s s i o n e   l e   p r o p r i e convinzioni. Tutti questi livelli sono importanti sia per gli alunni, sia per i docenti: non esiste la trasmissione della conoscenza senza la sua reale rielaborazione e riflessione. Alcune settimane fa ho spiegato una lezione sull’evoluzione della società attraverso la storia: certo, parlare di tematiche sociologiche a ragazzi di dodici anni non è semplice, ma in questo caso si tratta di trovare il giusto linguaggio, una modalità
comunicativa adatta all’età dei d i s c e n t i a f f i n c h é l a comunicazione risulti piacevole (e già questo è uno scoglio). Comunque in seconda e terza media le capacità critiche sono ancora in embrione, ma cominciano a dare segni di esistenza. Con alunni più grandi il docente deve saper ascoltare le opinioni, deve sforzarsi di comprendere le loro riflessioni, deve essere in grado di modificare alcuni dettagli della propria visione sull’argomento trattato. In questa edizione del giornalino ci siamo voluti concentrare sulla comunicazione e sui molteplici mezzi con i quali i giovani si
trovano a doversi fronteggiare: cellulari alla moda, internet, facebook... tutti mezzi nei quali la discussione può essere fraintesa, rielaborata, riscritta e addirittura “rubata”. Così anche noi docenti possiamo essere
fraintesi, ma allo stesso tempo si deve essere in grado mettersi in discussione continuamente, seguire i loro ragionamenti e, a volte, ammettere che NOI avevamo delle convinzioni errate.
A.C.

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