La scuola che vorrei


La scuola che vorrei
La scuola di adesso non è proprio il massimo, non è molto accogliente e le aule non sono molto grandi, anzi, il contrario. La scuola che vorrei è molto diversa da quella attuale e le cose che abbiamo scritto non sono realizzabili ma perché non esprimersi?
Una struttura colorata, che risalta in mezzo alle case grigie e malandate della città di Aosta, grande, dotata di un prato ricco di fiori e d'erba verde. I vetri, puliti e trasparenti, brillano alla luce del sole. Durante le lezioni si può andare in bagno uno alla volta quando si vuole, le pareti del corridoio sono verdi e bianche, il pavimento è di vetrocemento trasparente e, tranne che nei bagni, si possono vedere le persone dei piani sottostanti. I banchi delle classi sono nuovi e non vi si trovano incisioni di nessun tipo. Quando è l'ora dell'intervallo i ragazzi schizzano fuori come saette per dirigersi verso il favoloso banchetto in fondo al corridoio ricco di pietanze di ogni tipo, dal dolce al salato, dalla coca cola al tè.
Speriamo che queste idee si prendano in considerazione.
Ciao ciao da Samuele  e Sophie.

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